IL PREPARATORE DEI PORTIERI
Il preparatore dei portieri è un collaboratore dell’allenatore, di solito ex portiere. E’ una figura che deve possedere grandi competenze a livello di:
- Capacità coordinative
- Tecnica del ruolo
- Tattiche di gioco
- Capacità condizionali
- Psicologia del ruolo
Per tali competenze è la figura più completa all’interno dello staff tecnico.
Inizia a comparire in Italia a cavallo tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, in quanto si inizia a capire l’importanza di un allenamento tecnico specifico. I risultati non tardarono ad arrivare, infatti si creò la cosiddetta “scuola italiana” basata principalmente sulla tecnica specifica del ruolo.
Gli studi specifici che da quel momento iniziarono a comparire confermarono che il portiere necessitava anche di un allenamento specifico. Venne così introdotto una maggiore attenzione alla tecnica, alla forza e alla velocità.
Oggi secondo la UEFA l’obiettivo fondamentale è quello di aumentare il contributo del portiere ai risultati della squadra. Per essere efficace l’allenatore dei portieri deve essere in grado (in termini di conoscenza, competenze e caratteristiche personali) di:
- Allenare il portiere in base alla partita e nelle situazioni che si sviluppano durante il gioco.
- Analizzare le performance del portiere relative al sistema di gioco adottato dalla propria squadra e dagli avversari.
- Progettare un piano di periodizzazione basato sul sistema di gioco della propria squadra, in base all’analisi delle partite e in base alle esigenze individuali del portiere.
- Cooperare efficacemente con l'allenatore e gli altri componenti dello staff.
- Fornire indicazioni al portiere, sia dentro che fuori dal campo.
- Sviluppare e attuare un piano di reclutamento e scouting dei portieri.
- Gestire il processo di apprendimento del portiere e la sua crescita formativa.
Tutti questi ingredienti messi insieme e ben amalgamati sono indispensabili per un preparatore dei portieri moderno. Queste nozione devono essere possedute a maggior ragione da chi lavora nei settori giovanili dove vengono formati gli atleti del domani.
Partendo dal presupposto che il successo sportivo si costruisce già dall’infanzia, per avere successo è necessario che il preparatore abbia sempre viva la voglia di imparare e confrontandosi non sentendosi mai “arrivato” perché solo la volontà di apprendere cose nuove mette nelle condizioni di aumentare il bagaglio culturale specifico con ripercussioni inevitabili su quello che poi si farà ne campo.
Non perdere la seconda puntata dedicata alla figura del preparatore dei portieri.
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